Issue 9

S. Beretta et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 9 (2009) 145- 152; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.09.15 148 A NALISI DELLE FRATTURE separazione finale dei due aderendi avvenuta, l’ispezione delle superfici di frattura rivela nella maggior parte dei campioni LS 25,4 mm una zona di probabile cedimento contenuta all’interno dello strato di adesivo, che interessa tutta l’area di sovrapposizione, come mostrato in Fig. 4. Ciò invece non è avvenuto nei giunti SC 25,4 mm, in cui il cedimento è presumibilmente avvenuto sempre all’interfaccia adesivo-acciaio o adesivo-composito, come si può dedurre dall’aspetto delle superfici di frattura, tutte simili a quella riportata in Fig. 5 . Nel caso dei giunti con maggior lunghezza di sovrapposizione (da 50,8 mm a 110 mm) si è osservato una maggioranza di cedimenti riconducibili ad una fase di nucleazione in corrispondenza di uno o di entrambi gli estremi della sovrapposizione, seguita da apparente propagazione nello strato di adesivo e ulteriore propagazione interlaminare tra primo strato di tessuto e unidirezionale che ha interessato buona parte della sovrapposizione, come si può osservare in Fig. 6 per i giunti LS 50,8 mm e in Fig. 7 per i giunti TC 110,8 mm. Figura 4 : Superficie di frattura di un giunto LS 25,4 mm. Figura 5 : Superficie di frattura di un giunto SC 25,4 mm. Figura 6: Superficie di frattura di giunti LS 50,8 mm . Figura 7 : Superficie di frattura di un TC 110,8 mm. A

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