Issue 9

A. Pirondi et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 9 (2009) 95 - 104; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.09.10 101 Parametro Valore Г [N/mm] 0.6 σ max [MPa] 30 δ 0 [mm] 0.004 δ C [mm] 0.04 Tabella 1 : Parametri del modello di zona coesiva. Parametro Valore C 5.19 m 3.64 Tabella 2 : Coefficienti della legge di Paris. R ISULTATI E DISCUSSIONE l fine di verificare la validità dell'implementazione i risultati della simulazione sono stati confrontati con i dati sperimentali [22]. I risultati mostrati in Fig. 7s ono stato ottenuti con un incremento massimo del danno d  pari a 0.05 per ogni incremento dell'analisi. Figura 7 : Confronto tra risultati sperimentali e previsione del modello ottenuto con Eq. 12. Si nota come i risultati delle simulazioni rientrino nel campo di quelli ottenuti sperimentalmente anche se si può notare una pendenza inferiore. Tale differenza può viene evidenziata anche nei risultati delle analisi svolte in [12] (Fig. 8) dove la pendenza della curva ottenuta per via numerica è inferiore rispetto a quella ottenuta dalla regressione di dati sperimentali. Questo fenomeno si ritiene sia legato al criterio di omogeneizzazione del danno rappresentato dalle Eq. 4 e 10. Esaminando l ’Eq. (12) si può notare che, definito un rateo di avanzamento del difetto Nd dA , il rateo di aumento del danno per i punti di integrazione con danno pari 0, sta in un rapporto circa pari a 2 0         f rispetto al rateo di aumento di danno dei punti di integrazione con danno prossimo a 1. Nel caso in cui il valore di 0  sia molto minore del valore di f  (e nel caso in esame c’è un rapporto di circa 1/10) questo porta gli elementi lontani dall’apice del difetto a danneggiarsi molto più velocemente degli elementi prossimi all’apice stesso (nel caso in esame il rapporto è prossimo a 100). Legando invece il danno a livello microscopico ai suoi effetti sulla rigidezza [20], cioè (15) A 0 1 Ad K d Ae K   

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