Issue 8

E. Sacco et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 8 (2009) 3-20; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.08.01 6 comunque ad una formulazione molto soddisfacente relativamente al problema micromeccanico in esame, fu proposto da Voigt [15], assumendo   d u A A I . Quindi, per l’ipotesi appena introdotta, vale l’uguaglianza:   u d s s s (5) Il vettore spostamento relativo ha componenti    T N T s s s , avendo indicato rispettivamente con gli indici N e T le componenti nella direzione normale e tangente all’interfaccia, in accordo con il sistema di riferimento locale illustrato in Fig. 1 . Legame costitutivo Le tensioni di interfaccia sono differenti sulla parte del RAE danneggiata e su quella non danneggiata. Le tensioni relative all’area danneggiata si denotano con u τ e sono legate agli spostamenti u s attraverso un matrice diagonale K in cui sono contenuti i valori di rigidezza nella direzione normale e tangenziale dell’interfaccia. Considerando l’ Eq. (5), si può scrivere la seguente relazione:         0 0 N u T K K τ K s K (6) Sulla parte di area danneggiata le tensioni sono indicate con d τ e sono legate agli spostamenti elastici di tale zona tramite la seguente espressione :             ( ) d de di τ Ks K s s K s c p (7) dove il vettore degli spostamenti anelastici è decomposto in un vettore che tiene conto del contatto unilatero e in un vettore che tiene conto dell’effetto di attrito; con si denota la funzione di Heaviside, pari a s e , se Il valore di tensione dell’interfaccia sull’area elementare rappresentativa viene indicato con τ e si ottiene come somma pesata dei due valori d τ e u τ come segue:                    1 1 ( ) ( ) u d D D D D D τ τ τ K s K s c p K s c p (8) Le componenti di tensione normali e tangenziali dei vettori τ , d τ e u τ vengono indicate, rispettivamente, con:                                    , , u d N N N u d u d T T T τ τ τ (9) Leggi evolutive Lo spostamento relativo inelastico , che fisicamente rappresenta lo slittamento che avviene sulla zona danneggiata del RAE, è governato dalla classica legge di attrito di Coulomb:   di s c p    ( ) T N N T h s s s c    0 T T p p    h    1 h x  0 x    0 h x  0 x p

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