Issue 7

M. Zappalorto et alii,, Frattura ed Integrità Strutturale, 7 (2009) 29-56; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.07.03 38 Figura 7 : Componente di tensione zy τ lungo la bisettrice dell’intaglio normalizzata rispetto alla tensione nominale sull’area netta. Figura 8 : Campi di tensione lungo il bordo dell’intaglio normalizzati rispetto alla tensione nominale sulla sezione netta. Una seconda classe di soluzioni . Consideriamo ora il sistema di coordinate curvilinee generato dalla trasformazione [1]: q wz = (30) dove iy x z += e iv u w += sono le variabili complesse nel piano fisico e nel piano trasformato e q è un numero reale funzione dell’angolo di apertura 2 α : π γ = π α−π = 2 2 2 q (31) L’equazione (30) può essere riscritta nella forma seguente: ( ) 2 q 2 2 q 1 q 1 v u r , q sin r v q cos r u + =       ϕ = ϕ = (32a,b) Il sistema di coordinate curvilinee introdotto permette di descrivere intagli parabolici ( q =2) o iperbolici (1<q<2). La generica curva caratterizzata dal valore u = u 0 interseca l’asse delle ascisse al valore r 0 , che dipende oltre che dall’angolo di apertura, anche dal raggio di raccordo per mezzo dell’espressione 1)/q (q r − = ρ 0 (Fig. 9). Il problema matematico può essere risolto utilizzando lo stesso potenziale adottato per la trasformazione precedente:

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