Issue 22

D. Cerniglia et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 22 (2012) 56-68 ; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.22.07 66 La Fig. 14 mostra le mappe cromatiche che forniscono una chiara definizione dell’estensione del contatto per entrambi i livelli di carico. Per il carico di 900 N ed angolo  , il raggio medio è di 3.1 mm; per il carico di 2700 N ed angolo  30 ° il raggio medio è di 3.5 mm. ( a) (b) Figura 14 : Mappa cromatica che identifica l’estensione dell’area di contatto relativa ad un carico di 900 N ( a) e di 2700 N ( b) . Figure 14 : Color maps identifying the extension of the contact area relative to a load of 900 N ( a) and 2700 N ( b) . Dal confronto delle mappe, come rilevato anche numericamente, è possibile osservare che ad un incremento del carico corrisponde un’area di contatto maggiore ed, al variare dell’angolo  il contatto si sposta in accordo al movimento di roto-traslazione a cui la protesi è soggetta durante la normale flesso-estensione dell’articolazione (Fig. 15). ( a) (b) Figura 15 : Posizione relativa dell’area di contatto per il carico di 900 N ( a) e di 2700 N ( b) . Figure 15 : Relative position of the contact area for 900 N ( a) and 2700 N ( b) . C ONFRONTO DEI RISULTATI NUMERICI E SPERIMENTALI er quanto riguarda il confronto dei risultati ottenuti seguendo i due differenti approcci, è possibile affermare quanto segue. I dati ottenuti con i due metodi sono paragonabili. I risultati sperimentali sono congruenti con quelli trovati per via numerica tramite analisi FEM. P

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