Issue 22
D. Firrao et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 22 (2012) 12-19 ; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.22.02 18 Riprendendo la zona di frattura riportata in Fig. 4, la sovrapposizione della zona plastificata porta alla Fig. 11. E’ chiaramente da concludere che l’arrivo della zona plastificata ciclica porta prima di tutto alla rottura delle inclusioni di silicio, lasciando a resistere alla propagazione definitiva della cricca un reticolo di legamenti di matrice. L’espressione numerica della legge di Paris relativa a tale tipo di lega può essere assunta simile alla seguente: da/dN = 10 -10 · ∆ K 4 , con ∆ K th dell’ordine di 2 MPa√m. [8, 9] Ipotizzando R = 0, a valori di K max dell’ordine di 15 MPa√m corrispondono valori di da/dN ≈ 5·10 -6 m. Quindi, da questo K max in poi, ad ogni ciclo si ha la rottura intera di un legamento e non si ha la possibilità di vedere striature su di esso. Per valori di K max inferiori a 15 vi sarebbe la possibilità di osservare striature nella frattura dei legamenti. Ad esempio, per valori di K max compresi fra 5 e 6 MPa√m si dovrebbero avere da/dN di poco superiori a 10 -8 m, il che porterebbe a poter vedere una striatura con un ingrandimento fra 5.000 e 10.000 volte. A tali ingrandimenti solo i migliori microscopi elettronici a scansione offrono una visione sufficientemente nitida (Fig. 12). Nella Fig. 12 si notano sulla sommità dei legamenti rotti, presenti fra le particelle di silicio (scure), deboli morfologie di frattura che possono fare pensare a striature. Si deve in ogni caso concludere che il riconoscimento frattografico di una frattura di fatica in una lega Al-Si-Mg risulta indubitabilmente impegnativo. Figura 11 : Sovrapposizione della zona plastificata di fronte all’apice della cricca di fatica in propagazione con la zona di frattura riportata in Fig. 4. Figure 11 : Overposition of the plastic zone at the tip of a fatigue crack with the fracture area of Fig. 4. Figura 12 : Ingrandimento della zona di frattura riportata in Fig. 4. Si noti che il campione è stato ruotato, rispetto alla visione di Fig. 4, di 180° attorno ad un asse perpendicolare alla superficie di frattura, per ottenere una migliore illuminazione e contrasto. Figure 12 : Enlargement of the fracture area of Fig. 4. Please note that the specimen has been here rotated by a 180° angle around the axis normal to the overall rupture plane to achieve better light and contrast.
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