Issue 22
D. Cerniglia et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 22 (2012) 93-101; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.22.10 100 Figura 11 : Segnale acquisito con disco rotante in assenza di difetto e relativa trasformata di Fourier. Figure 11 : Signal acquired on the rotating disk, without defect, and its Fourier transform. Figura 12 : Segnale acquisito con disco rotante in presenza del difetto e relativa trasformata di Fourier. Figure 12 : Signal acquired on the rotating disk, with defect, and its Fourier transform. C ONCLUSIONE l rilievo di difetti superficiali durante le ispezioni periodiche è importante poiché in genere le sollecitazioni sono maggiori in superficie e possono accelerare la crescita delle discontinuità. I metodi tradizionali di controllo non distruttivo, utilizzabili per i difetti superficiali, sono le correnti indotte, i liquidi penetranti, le polveri magnetiche e gli ultrasuoni. Alcuni tra questi metodi possono essere usati solo in condizioni statiche; gli altri presentano delle limitazioni per l’ispezione dinamica. I progressi recenti nel campo dei sensori ultrasonori senza contatto ci hanno permesso di sviluppare un sistema semplice per il rilievo in tempo reale di difetti superficiali in corpi in movimento ad elevata velocità. Nel lavoro sono state presentate due metodologie di rilievo impiegabili col sistema sviluppato. Entrambe utilizzano onde ultrasonore, generate e rilevate con sonde senza contatto con la struttura. In una si sono utilizzati un laser pulsato e due trasduttori piezoelettrici, per generare ed analizzare l’onda superficiale che si propaga lungo la circonferenza, con una singola acquisizione. L’altra metodologia, sfruttando gli svantaggi della trasmissione degli ultrasuoni all’interfaccia aria/metallo, utilizza una coppia di trasduttori in modalità pitch-catch con ispezione continua lungo la circonferenza, valutando il fascio riflesso dalla superficie del disco. Le metodologie sono state provate in laboratorio su due dischi in rotazione, di cui uno con difetto superficiale; entrambe si sono mostrate efficaci nell’individuazione del difetto in condizioni dinamiche, alla velocità di 100 km/h, con ottima ripetibilità dei risultati. L’esecuzione delle ispezioni risulta semplice con entrambe le tecniche. La preferenza di una all’altra è esclusivamente legata alla specifica applicazione. In un caso, il corpo viene ispezionato per una profondità pari alla lunghezza d’onda dell’onda superficiale generata; nell’altro l’ispezione è solo superficiale. Entrambe le metodologie I
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