Issue 2

M. Guagliano, Frattura ed Integrità Strutturale, 2 (2007) 25-35 30 il fronte semiellittico e la presenza di alcune linee di spiaggia. Si nota anche che la superficie di frattura è a tratti rovinata e non permette analisi quantitative sulla ve- locità di propagazione. Anche la rugosità appare maggio- re rispetto a quella dei provini DCT. Le misure diffratto- metriche sono state eseguite in quattro punti differenti, posizionati sul piano di simmetria longitudinale dell’albero a gomiti (sul punto più profondo del fronte della frattura). Tali punti sono illustrati in Fig. 11, dove sono indicati come A, B, C e D. Il punto A è posizionato a 3mm, il punto B a 9 mm, il punto C a 18mm ed il punto D a 28mm dalla superficie del raccordo dell’albero. Le misure sono state eseguite u- tilizzando gli stessi parametri usati per le misure condotte sui provini DCT. Prov. R Δ K (MPam 1/2 ) σ ys (MPa) σ∋ ys (MPa) r pm (mm) r pc (mm) 1 0.1 13 733 513 0.1 0.025 2 0.1 30 733 513 0.33 0.11 3 0.35 13 733 513 0.16 0.05 4 0.35 22 733 513 0.37 0.09 5 0.35 30 733 513 0.65 0.2 Tabella 1 – Risultati delle misure condotte sui provini DCT In Fig. 12 si mostrano gli sforzi residui misurati nella di- rezione di propagazione della cricca: si nota come essi tendono ad incrementarsi all’aumentare della profondità della cricca e che nei punti A e B sono di compressione: Figura 9. Andamento in profondità degli sforzi residui sulle superfici di frattura dei provini DCT: (a) R=0.1, (b) R=0.35 . (a) (b)

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