Issue 2

E. Lucon., Frattura ed Integrità Strutturale, 2 (2007) 2-9 8 essere sufficiente a far propagare la cricca, senza tut- tavia provocare la rottura completa del provino. • Stop block test : valori differenti di crescita duttile tra un provino e l'altro vengono ottenuti variando la po- sizione d'arresto del martello, anche in questo caso evitando di rompere completamente il provino. Il me- todo è tuttavia sconsigliato per macchine di prova standard, in quanto esiste il rischio di danneggiare la cella di carico. • Cleavage R-curve method : le prove sono eseguite in regime di transizione fragile/duttile, facendo variare la temperatura di prova in modo da ottenere valori Δ a variabili. Le differenze tra le temperature di prova vengono ignorate [18 ]. In aggiunta, sono anche disponibili metodologie mono- provino, quali il metodo della Key Curve [19 ], l'approccio analitico a 3 parametri di Schindler [20 ] e la già citata tecnica della Normalizzazione descritta nella norma ASTM E1820. Un recente studio eseguito da SCK•CEN ha evidenziato un buon accordo tra metodi multi- e mo- no-provino per alcuni tipici acciai da vessel [21 ]. 5 ESEMPI DI MISURE DI TENACITÀ DINAMICA TRATTI DALLA BANCA DATI DI SCK•CEN Per concludere, vengono presentati alcuni risultati di pro- ve di tenacità dinamica eseguite da SCK•CEN su provini Charpy precriccati, provenienti in prevalenza da acciai da vessel per uso nucleare. La Fig. 7 mostra la nostra banca dati costituita da 113 prove condotte in regime di transi- zione fragile/duttile su 7 acciai in 11 diverse condizioni (per alcuni acciai, sono presenti misure su materiale sia non irraggiato che irraggiato). Figura 8. Misure di resistenza alla frattura duttile, ottenute per due acciai da vessel con velocità di deformazione quasi-statiche (curve blu) e dinamiche (curve rosse).

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