Issue 18

D. Firrao et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 18 (2011) 54-68; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.18.06 59 d a /d N = C ∆ K n dove a è la lunghezza della cricca, N è il numero di cicli e C ed n sono due parametri che dipendono dal materiale, dal rapporto di tensione applicata, R, e da altre variabili secondarie; generalmente il parametro n (pendenza della curva) assume per i materiali metallici in condizioni usuali di trattamento termico valori compresi tra 1,5 e 4. L’equazione perde di validità in condizioni piuttosto vicine alla frattura e per valori di ∆ K piuttosto piccoli dove si raggiungono i valori del cosiddetto ∆ K di soglia (∆ K th ). Le Fig. 4a e 4b mostrano la serie di punti sperimentali ottenuti durante le prove su campioni di acciaio 1.2738 - 40CrMnNiMo8-6-4, ISO 4957, trattati termicamente ad ottenere una struttura di solo perlite. Le Fig. 4a e 4b mostrano la serie di punti sperimentali ottenuti durante le prove su campioni di acciaio 1.2738 - 40CrMnNiMo8-6-4, ISO 4957, trattati termicamente ad ottenere una struttura di solo perlite. (a) (b) Figura 3 : Microscopia elettronica a scansione dei costituenti metallografici di Fig. 2d: bainite superiore modificata dal rinvenimento (a) e perlite fine (b) . Attacco Nital. Figure 3 : Scanning Electron Microscopy of metallographic constituents shown in Fig. 2d; upper bainite modified by tempering (a) and fine pearlite (b) . Nital etch. Figura 4 : Determinazione sperimentale di curve di propagazione per fatica di cricca per una struttura perlitica (a) e del relativo valore di ∆ K di soglia, ∆ K th (b) ( R = 0,1). Figure 4 : Fatigue crack propagation rate (a) and threshold ∆ K , ∆ K th (b) in a pearlitic microstructure (R= 0,1). Perlite y = 1E-12x 3,2875 R 2 = 0,9863 10 -9 10 -8 10 -7 10 -6 10 -5 10 -4 10 ∆ K [MPa√m] da/dN [m/ciclo] 20 80 60 40 5 10 -10 ∆ K th = 8,4 MPa√m (a) (b)

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