Issue 12
R. Tovo et alii, Frattura ed Integrità Strutturale, 12 (2010) 79-87; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.12.08 85 Figura 8 : Tensione principale massima per il giunto a tazza di Fig. 1a (tensione nominale di 1 MPa sul collare). Figura 9 : Tensione principale massima per il giunto a sovrapposizione d i Fig. 1b (tensione nominale di 1 MPa). Figura 10 : Picco di tensione principale massima normalizzato rispetto al valore limite al variare delle dimensioni della mesh ,max , 1 , 1 ,max lim lim , eff loc S loc S eff . C ONCLUSIONI e analisi numeriche sulla previsione della vita a fatica di giunzioni di piccolo spessore eseguite con il metodo del gradiente implicito o con il metodo del raggio di raccordo fittizio ha portato alle seguenti conclusioni: o Adottando il metodo del gradiente implicito è possibile affrontare lo studio delle strutture saldate senza apportare esemplificazioni di tipo geometrico. o L’effetto scala con il metodo del gradiente implicito è pienamente considerato. Infatti, i punti sperimentali relativi al comportamento a fatica di giunti di piccolo spessore vanno a cadere all’interno della banda di dispersione proposta in precedenza per i giunti di grosso spessore. o Dal punto di vista concettuale il metodo del raggio di raccordo è semplice da applicare ma impone di usare un raggio di raccordo relativamente piccolo rispetto allo spessore. Ciò consegue che le mesh devono risultare sufficientemente accurate in corrispondenza del raggio di raccordo. L
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