Issue 12
F. Frendo, Frattura ed Integrità Strutturale, 12 (2010) 48-56; DOI: 10.3221/IGF-ESIS.12.05 53 La linea tratteggiata rappresentata in Fig. 10 rappresenta la semiestensione della fessura osservata nella sezione di rottura rappresentata in Fig. 2 . Se ne ricava quindi che, con il ciclo di carico ipotizzato, la fase di crescita del difetto a partire dalla estensione iniziale, utilizzando la (1), ha richiesto poco più di 80000 cicli; dalle Fig. 8 e 9 si deduce inoltre che la propagazione è avvenuta con un K ed una velocità di avanzamento circa costanti; ciò è dovuto alla variazione delle caratteristiche di sollecitazione e della tensione normale da impiegare nella (4) all’aumentare delle dimensioni del difetto; la velocità di avanzamento media, stimata utilizzando la relazione (1) , è risultata pari a circa 1.8 m/ciclo; il K in questa fase è compreso tra 30 e 37 MPa m 0.5 , significativamente inferiore rispetto al K IC del il materiale in questione. Prendendo a riferimento l a (2) s i ha che la fase di avanzamento è durata circa 260000 cicli, la velocità di avanzamento in questa fase è stata pari a circa 0.6 m/ciclo, mentre il K risulta analogo a quello precedente. Figura 8 : Parametro K di sollecitazione della fessura; in blu ed in verde le curve relative alla (1) e alla (2) rispettivamente. Figura 9 : Velocità di avanzamento; in blu ed in verde le curve relative all a (1) e alla (2) rispettivamente. M ODALITÀ DI CEDIMENTO ’analisi dei risultati ottenuti al paragrafo precedente ha messo in evidenza come in presenza di un difetto di semiestensione pari a circa 85°, quale quello osservato sulla sezione di rottura, con il ciclo di sollecitazione assunto non si raggiunga il valore critico K IC , che per il materiale in questione è circa 70 MPa m 0.5 (si veda [2, 6]) ; infatti, L
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy MjM0NDE=