Digital Repository, Summer School 2008

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Processi di rottura duttile nei metalli: problematiche di identificazione dei parametri di un modello di CDM
S. De Meo

Last modified: 2008-07-29

Abstract


Il processo di cedimento duttile su scala macroscopica può essere descritto con successo attraverso l’impiego di modelli fondati sul meccanismo microscopico di nucleazione e crescita di microvuoti. Una delle più importanti caratteristiche dei modelli micromeccanici, rispetto ad altri approcci globali alla frattura, è che il progressivo danneggiamento e la rottura sono descritti attraverso parametri caratteristici del materiale e non dipendono dalla geometria. In questo lavoro, è stato utilizzato l’approccio Continuum Damage Mechanics, come proposto da Bonora, per modellare i processi di danno duttile. In particolare, tramite l’utilizzo di opportuni provini, progettati in modo da ottenere la localizzazione degli sforzi con determinate condizioni di evoluzione della triassialitá, viene mostrata la procedura e le relative problematiche per l’identificazione dei parametri del modello di danno utilizzato. Inoltre, tramite l’utilizzo di clip-gauge, è possibile monitorare la variazione della rigidezza al progredire della deformazione effettuando degli scarichi parziali. In particolare, confermando quanto ipotizzato dal modello di danneggiamento applicato, si osserva una progressiva riduzione della rigidezza (e quindi del modulo elastico) che è correlata al danneggiamento del materiale. Per completare l’identificazione dei parametri, vengono anche usati provini intagliati in quanto la presenza dell’intaglio, una volta plasticizzata l’intera sezione netta resistente, induce al centro del provino un valore di triassialità in teoria pressocchè costante durante la deformazione plastica del provino. I parametri trovati con questa procedura necessitano poi di un confronto con i dati sperimentali.