Last modified: 2009-03-15
Abstract
Il presente lavoro relaziona su alcune prove di fatica eseguite su bracci in alluminio saldati impiegati dal Cantiere Navale Filippi Lido Srl come scalmiere su imbarcazioni da canottaggio. In particolare, tali prove rappresentano la verifica ultima di un lungo studio che è stato portato avanti dall’azienda onde realizzare componenti di nuova concezione: con la presente indagine sperimentale si è voluto verificare se questi bracci di forma così particolare ed innovativa rispettassero la durata in esercizio prevista in sede di progetto. I bracci sono costituiti da due tubolari saldati di sezione ellittica e possiedono una particolare forma ad ala all’estremità della quale è fissata la forcola porta remo. Essi vengono montati trasversalmente sui bordi dell’imbarcazione e, oltre a supportare i remi e la spinta pulsante della pala, fungono da irrigidimento trasversale dello scafo. Nel presente studio sperimentale sono stati provati a fatica bracci sia per imbarcazioni di coppia che di punta, dove nel primo caso l’atleta agisce con entrambe le mani su un unico remo, il braccio è asimmetrico e la sezione è maggiore in corrispondenza degli attacchi, mentre nel secondo caso invece i bracci, due per atleta, sono a sezione costante e di dimensioni inferiori. Le modalità di prova sono state inizialmente scelte sulla base di misurazioni di forza eseguite, in condizioni reali di utilizzo, mediante un sistema imbarcabile di acquisizione dati [1]. Successivamente, è stata ottimizzata un’attrezzatura di fissaggio dei bracci al banco in modo da riprodurre la rigidezza dell’imbarcazione e la reale ripartizione dei carichi (e questo soprattutto nelle zone maggiormente caricate in prossimità delle saldature). Le prove condotte in laboratorio hanno dimostrato, infine, come questi bracci di nuova concezione utilizzati dall’azienda Filippi Lido Srl soddisfino pienamente, in termini di durata, ai requisiti di progetto.