Digital Repository, Convegno IGF XX Torino 2009

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Analisi della resistenza a fatica di giunzioni incollate in manufatti realizzati in materiale composito
A. Bernasconi, S. Miccoli, N. Pirri

Last modified: 2009-06-29

Abstract


Il trasferimento alla verifica di componenti reali dei risultati di prove di fatica condotte su provinidi giunti adesivi a semplice sovrapposizione richiede uno studio accurato della distribuzione degli sforzi nell’adesivo [1]. Un approccio alla resistenza a fatica di giunzioni incollate di materiali compositi può essere rappresentato dalla ricerca di una correlazione tra gli sforzi di picco locali, agenti nello strato di adesivo, e il numero di cicli a rottura, seguendo l’impostazione del metodo proposto in [2] nel caso di sollecitazioni quasi-statiche. Nel caso dei materiali compositi, per cogliere i valori di picco degli sforzi locali è necessario basarsi su analisi 2D elastiche con il metodo degli elementi finiti (Fig. 1). L’applicabilità di tale metodo alla verifica a fatica di giunzioni incollate in componenti reali realizzati mediante l’impiego di materiali compositi presenta aspetti critici, legati alla dipendenza dei risultati dal tipo di elementi finiti utilizzati e dalla dimensione della mesh. Inoltre le dimensioni dei manufatti possono precludere la possibilità di raggiungere il livello di dettaglio offerto da modelli locali 2D. Al fine di trasferire i risultati di prove sperimentali orientate alla definizione della resistenza di giunzioni a sovrapposizione al progetto di componenti reali è stato messo a punto un metodo di analisi che prevede l’impiego di elementi strutturali 3D ed elementi coesivi (Fig. 2). Vengono qui presentati i risultati di questa analisi e discussa la trasferibilità dei risultati in funzione del tipo di elemento impiegato.

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