Font Size:
Progettazione e costruzione di una macchina di prova a bassissima velocità di deformazione: infragilimento da idrogneo dell'acciaio 22Cr5Ni
Last modified: 2008-05-22
Abstract
L’infragilimento da idrogeno è un processo di danneggiamento che dipende dalla composizione
chimica e dalla microstruttura del metallo, dalla tipologia dell’ambiente e dalla presenza, o meno, di un
film di ossido o di un film protettivo. Esso dipende dal tempo ed è provocato dall’adsorbimento e dalla
diffusione dell’idrogeno nel metallo. Si manifesta attraverso una diminuzione della duttilità, della
resistenza meccanica a trazione e mediante dei fenomeni di fessurazione. Le prove meccaniche
dedicate alla caratterizzazione del fenomeno dell’infragilimento da idrogeno (sia esso “interno”, ovvero
introdotto prima della prova, sia esso “esterno”, ovvero introdotto durante la prova) possono essere
indirizzate a vari obbiettivi, dalla caratterizzazione dell’influenza della composizione chimica,
dell’influenza di un trattamento termico o di un trattamento superficiale di una determinata famiglia di
leghe, all’analisi della resistenza dei vari acciai in differenti ambienti, all’analisi dei meccanismi di
intrappolamento dell’idrogeno e di infragilimento. In funzione della finalità della prova, possono essere
utilizzati differenti tipi di provini (intagliati o non intagliati) e diverse modalità di prova (sollecitazioni
statiche o quasi statiche, cicliche a bassa frequenza, lentamente crescenti). In questo lavoro è stata progettata e costruita una macchina di prove elettromeccanica per prove di trazione a bassissima velocità di deformazione, in grado di eseguire le prove sia in controllo di posizione che in controllo di carico, con la possibilità di effettuare prove di avanzamento di cricca per tensocorrosione (in condizioni di caricamento da idrogeno), controllando la lunghezza della cricca mediante il metodo della caduta di potenziale. La suscettibilità all’infragilimento da idrogeno di un acciaio inossidabile austeno-ferritico 22 Cr 5 Ni è stata analizzata mediante prove di trazione effettuate con una velocità di 10-6 s-1. I micromeccanismi di infragilimento sono stati analizzati mediante l’osservazione al microscopio elettronico a scansione delle superfici di frattura.
chimica e dalla microstruttura del metallo, dalla tipologia dell’ambiente e dalla presenza, o meno, di un
film di ossido o di un film protettivo. Esso dipende dal tempo ed è provocato dall’adsorbimento e dalla
diffusione dell’idrogeno nel metallo. Si manifesta attraverso una diminuzione della duttilità, della
resistenza meccanica a trazione e mediante dei fenomeni di fessurazione. Le prove meccaniche
dedicate alla caratterizzazione del fenomeno dell’infragilimento da idrogeno (sia esso “interno”, ovvero
introdotto prima della prova, sia esso “esterno”, ovvero introdotto durante la prova) possono essere
indirizzate a vari obbiettivi, dalla caratterizzazione dell’influenza della composizione chimica,
dell’influenza di un trattamento termico o di un trattamento superficiale di una determinata famiglia di
leghe, all’analisi della resistenza dei vari acciai in differenti ambienti, all’analisi dei meccanismi di
intrappolamento dell’idrogeno e di infragilimento. In funzione della finalità della prova, possono essere
utilizzati differenti tipi di provini (intagliati o non intagliati) e diverse modalità di prova (sollecitazioni
statiche o quasi statiche, cicliche a bassa frequenza, lentamente crescenti). In questo lavoro è stata progettata e costruita una macchina di prove elettromeccanica per prove di trazione a bassissima velocità di deformazione, in grado di eseguire le prove sia in controllo di posizione che in controllo di carico, con la possibilità di effettuare prove di avanzamento di cricca per tensocorrosione (in condizioni di caricamento da idrogeno), controllando la lunghezza della cricca mediante il metodo della caduta di potenziale. La suscettibilità all’infragilimento da idrogeno di un acciaio inossidabile austeno-ferritico 22 Cr 5 Ni è stata analizzata mediante prove di trazione effettuate con una velocità di 10-6 s-1. I micromeccanismi di infragilimento sono stati analizzati mediante l’osservazione al microscopio elettronico a scansione delle superfici di frattura.
Full Text:
PDF