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In questa nota viene presentato un metodo per l’identificazione della posizione e profondità di un crack, presente in una struttura danneggiata. Il procedimento è basato sulla teoria dell’analisi modale e della Meccanica della Frattura. Le misure delle frequenze naturali e dei modi di vibrare della struttura sono impiegate per valutare l’energia elastica di deformazione associata alle oscillazioni libere, della trave integra e fessurata, attraverso un procedimento quasi-statico. Dette energie di deformazione sono combinate con il lavoro necessario per la formazione di un crack, per definire l’equazione di bilancio energetico da cui, tramite un procedimento iterativo, si stima la profondità del difetto. L’identificazione della posizione del crack viene effettuata
attraverso la ricerca del minimo di una funzione obiettivo.