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EFFETTO DELLA TEMPERATURA E DEL RATEO DI APPLICAZIONE DELLA DEFORMAZIONE SULLA TENSIONE DI SNERVAMENTO DEI METALLI A STRUTTURA CUBICA A CORPO CENTRATO
Last modified: 2008-05-07
Abstract
E’ ben conosciuto come i metalli a struttura cubica a corpo centrato (CCC) presentino un comportamento meccanico fortemente dipendente dalla temperatura T e dal rateo di applicazione della deformazione epsilon . Ciò, in generale, non è osservabile sull’altra grande categoria di metalli, quella a struttura cubica a facce centrate (CFC), in particolare per quel che concerne la tensione di snervamento che appare molto poco sensibile alle variazioni di temperatura, per lo meno nel campo delle temperature medio-basse. In una posizione intermedia tra le due citate si collocano, infine, i metalli a struttura esagonale compatta che presentano sì una dipendenza dello snervamento dalla temperatura e dal rateo di applicazione della deformazione, ma meno pronunciata di
quella esibita dai metalli a struttura CCC. Molti tentativi sono stati fatti per cercare di stabilire una equazione mecccanica dello stato solido per i metalli a struttura CCC, in cui la tensione di snervamento sigmas è univocamente definita dalla temperatura T e dal rateo epsilon, in analogia con quanto avviene nello stato gassoso in cui pressione e volume sono legati in ogni istante alla temperatura. Scopo di questa memoria è quello di derivare un’equazione meccanica dello stato solido attraverso un’impostazione teorica legata essenzialmente al concetto di atmosfera di Cottrell e di solubilità degli atomi interstiziali in soluzione solida, confortata dalla solidità granitica delle evidenze sperimentali ottenute su una vasta gamma di acciai con diversa struttura e resistenza meccanica. L’equazione
ottenuta mostra che la temperatura influisce in maniera esponenziale anche sul rateo epsilon , che perde valore alle alte temperature mentre accresce la tensione di snervamento alle più basse. La particolare interdipendenza tra la temperatura, il rateo di applicazione della deformazione ? e la tensione di snervamento suggeriscono un modo semplice e conveniente di determinazione dei parametri che entrano nell’equazione meccanica dello
stato solido.
quella esibita dai metalli a struttura CCC. Molti tentativi sono stati fatti per cercare di stabilire una equazione mecccanica dello stato solido per i metalli a struttura CCC, in cui la tensione di snervamento sigmas è univocamente definita dalla temperatura T e dal rateo epsilon, in analogia con quanto avviene nello stato gassoso in cui pressione e volume sono legati in ogni istante alla temperatura. Scopo di questa memoria è quello di derivare un’equazione meccanica dello stato solido attraverso un’impostazione teorica legata essenzialmente al concetto di atmosfera di Cottrell e di solubilità degli atomi interstiziali in soluzione solida, confortata dalla solidità granitica delle evidenze sperimentali ottenute su una vasta gamma di acciai con diversa struttura e resistenza meccanica. L’equazione
ottenuta mostra che la temperatura influisce in maniera esponenziale anche sul rateo epsilon , che perde valore alle alte temperature mentre accresce la tensione di snervamento alle più basse. La particolare interdipendenza tra la temperatura, il rateo di applicazione della deformazione ? e la tensione di snervamento suggeriscono un modo semplice e conveniente di determinazione dei parametri che entrano nell’equazione meccanica dello
stato solido.
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